mercoledì 18 novembre 2009

il mio lavoro

il mio lavoro ,è uno di quelli che ti prendono anima e corpo,è una piccola casa di riposo,con un numero piccolo di anziani,età minima 76 circa ,il 24 festeggiamo una centenaria,sono molto emozionata,credo che arriverà oltre ,molto oltre,siamo in 9 a girarci il turno,2 infermieri diurni e 3 pomeridiani ,non tutti insieme,una coordinatrice +una della cooperativa che è tutto fare ,infine 3 suore che ci aiutano,certo non tutti i giorni sono uguali,ci sono giorni in cui il lavoro fila liscio ,e giorni in cui è meglio tornare a casa ,colleghe che lavorarci insieme è puro divertimento ,e colleghe pesanti,e lì non ti diverti poi molto,

specie quando ti senti dire devi essere coerente,poi sei coerente e li vedi con le lacrimucce ,poi ti dicono ,"io ho esperienza"e chi se ne frega,e cerchi di essere tollerante,perchè in un certo senso l'etica te lo impone,poi ci sono le riunioni ,e li si che ti diverti,per esempio-,abbiamo una collega molto ansiosa,subito si perde ,si innervosisce e si offende facilmente,ok tutti l'hanno criticata,è ansiosa,lascia le cose ,non fa questo ,non fa quest'altro,però quando si deve parlare nessuno parla,allora in riunione ho dovuto provocare la discussione,ed è andata a finire bene ,quindi è inutile dire coerenza ,quando chi la dice per prima non lo è,penso che ovunque ci siano questo tipo di persone,ma non dire asino al mulo,

Al mattino quando arrivi in ufficio, varca la soglia con un atteggiamento di predisposizione all’ascolto
Sforzati sempre di far sentire la tua ‘vicinanza emotiva’ al tuo interlocutore, sia per problemi di lavoro.
Se si rivolge a te per parlarti di problemi personali vuol dire che gli ispiri fiducia, non disattenderla.
Quando viene chiesto il tuo parere su una determinata situazione non usare frasi di circostanza e non aver timore di esprimere il tuo punto di vista, naturalmente con il dovuto tatto e con un pizzico di diplomazia.
Perchè l’empatia non risulti un atteggiamento ‘forzato’ esercitati a farne uso anche nella tua vita privata: in famiglia e con gli amici e vedrai come le tue relazioni ‘prenderanno il volo’

mercoledì 11 novembre 2009


ultimamente non sono molto in forma,non sò,

forse perchè sono stanca,

il lavoro ,i pensieri,

i figli che ti prendono anima e corpo,

diciamo che sono stufa,

la mattina mi alzo troppo presto ,

sveglio il figlio che è quasi sempre al limite con l'orario della corriera,

poi comincio a pulire casa ,lasci e corri a lavorare,

oppure a fare la spesa ,cucini,arriva l'ora che sei in turno,magari non fai in tempo a mangiare,

mi faccio un panino e via,quando non sto bene ,

non sò dove rifugiarmi,perchè io devo essere forte,

e allora vai avanti con tutte le tue forze,

io sono forte ,ma a volte mi viene voglia di abbandonarmi,

mi viene voglia di fuggire,ma dove vado,

sono preoccupata ,sempre,per il figlio ,che è assente ,quasi sempre,a casa ,a scuola,

chissà cosa ha ,lo chiedo a lui ,risponde niente,

la figlia ,bè lei non tanto mi preoccupa,

il marito che a volte lo vedo sul depresso,

ma io non sono di ferro ,ho bisogno di sentirmi amata,

ma non lo sento,allora mi rifugio dove posso,

e la cosa più brutta che mi rifugio nel cibo,

nei dolci,mi sento appagata,

sono malata ,non credo,ho problemi ,forse si,

a chi lo dico ,anzi lo detto a qualcuno che mi ha ascoltato,

ma ho paura ad andare dal medico ,

non lo sò,sto rimangiando me stessa,

io sono buona e comprensiva con tutti ,

con me lo sono?